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I miei libri

  • Il guado (2011) è una raccolta di otto storie, apparentemente slegate, in cui situazioni e personaggi dei miei viaggi, realtà e fantasia, si intrecciano per formare micro e macrostorie che si srotolano in tempi e luoghi diversi per evidenziare il tema dell' identità perché se prima non si è qualcuno, si sarà sempre nessuno.      L'ultimo capitolo, Kaos, in cui la Svizzera viene vista con gli occhi del siciliano e la Sicilia con quelli dello svizzero, diventa una sorta di sequel de Il giorno della civetta. Il guado è stato pubblicato a cinquant'anni esatti dall'uscita de Il giorno della civetta con la prefazione di Fabrizio Catalano, regista, scrittore e nipote di Leonardo Sciascia.                                                                                                                                                                       
  • Rivolta (2017) è un'indagine sulla menzogna. Racconta in chiave umana il crollo del cielo (la caduta dello zar) tentando di sfrondare la vulgata ufficiale fitta di ideologismi, falsità e nonsense in cui molti tasselli indispensabili per capire sono stati cancellati o falsificati: l'inizio della rivoluzione di febbraio l'8 marzo 1917, giornata delle donne, il colpo di stato bolscevico di ottobre spacciato per rivoluzione, il ruolo dell'alto comando germanico nel supportare i movimenti di opposizione russi, la vittoria dei Socialisti Rivoluzionari (40%) sui Bolscevichi (24%) alle elezioni per l'Assemblea Costituente Russa del 25 novembre 1917, l'infame Trattato di Brest Litvosk (resa dei bolscevichi all'Impero Germanico) del 3 marzo 1918, l'attentato a Lenin del 30 agosto 1918 di Fanny Kaplan, socialista rivoluzionaria, etc, etc. Rivolta è stato presentato al pubblico (Libreria Dottor Živago, Milano) a cento anni esatti dalla rivoluzione di febbraio.
     
  • 2034, pubblicato il 5 gennaio 2022, centenario della morte di Ernest Shackleton, è - allo stesso tempo - una utopia e una distopia. L'ho scritto per tentare di ipotizzare,  armato di sano stupore e robusto buonsenso, un possibile futuro riflettendo sul nostro alquanto bizzarro presente. Ho finito di scriverlo nell'estate del 2018 e avrei voluto presentarlo il 9 gennaio 2019, a 110 anni esatti da una decisione, per me sovrumana, di Ernest Shackleton che, nel libro, simboleggia una doppia metafora2034, scritto fra il 2017 e il 2018, ben prima dell'era coronavirus, si rivela inquietante, al limite del profetico, se letto in filigrana, sovrapposto agli eventi di questi ultimi terribili, aberranti anni in cui buonsenso, legalità e costituzionalità sono stati spudoratamente calpestati con la complicità di tanti e i silenzi di troppi.

Heading 1

Tutti e tre i libri sono accomunati dal tentativo di capire. Capire perché, negli ultimi trent'anni, il mondo  è caduto preda di globalizzazione, privatizzazione e concentrazione della ricchezza. Un mondo che, ignorando gli urgenti ed  enormi problemi ambientali e sociali, prosegue spedito e incosciente verso un futuro suicida e di sempre maggiore ingiustizia.​

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