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"Un libro che ha il merito di non ingentilire la rivoluzione bolscevica,
ancora oggi troppo spesso presentata come un evento liberatorio per i ceti umili,
mentre fu una terribile tragedia, dalla quale scaturì uno dei sistemi politico-sociali più oppressivi e inefficienti del Novecento."

Antonio Carioti, Corriere della Sera

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Rivolta è ambientato in Russia, una terra in cui, per cento anni, a partire dai decabristi del 1825, militari, scrittori, operai, filosofi, donne, intellettuali, contadini, politici, madri, economisti, studenti e impiegati hanno seminato sangue e idee.

Vladimir Il’ic Ul’janov, Lenin, pur non comparendo in prima persona, è uno dei personaggi centrali dell’opera.

La storia si svolge fra il maggio del 1917 (a due mesi dalla Rivoluzione di febbraio) e il dicembre 1918.

I luoghi? La valle del Volga dalle parti di Saratov, Pietrogrado, la profonda campagna russa, l’immensa steppa siberiana, Xenia, la nave dell’ammiraglio Rozovskij, il Cipango e il magico lago Bajkal.

Per alcuni personaggi mi sono ispirato a figure storiche (Valerij Michajlovic Sablin, capitano di terzo rango della fregata sovietica Storoževoj, la ballerina Matil’da Feliksovna Ksesinskaja, stella del Mariinskij di Pietrogrado, il famoso reporter americano John Reed, il narodnik1 Michail Romas’, il sergente Fëdor Linde, il leggendario capitano di clipper Richard Woodget, Herman Melville e il marchese Tsugumichi).

Nel descrivere alcune manovre a vela del capitolo 7, « Cipango », mi sono ispirato a Primo comando di Patrick O’Brian. L’atmosfera è così perfetta che non può essere migliorata. Ne ho preso a prestito pochissime espressioni: consideratele un mio omaggio all’Autore. 
Nel capitolo 11, « Orfani », grazie a Bastian, il marinaio siciliano, ho inserito un chiaro omaggio a uno dei miei scrittori preferiti, Leonardo Sciascia.

Rivolta è, innanzitutto, un atto d’affetto verso gli oppressi. Questo libro è anche un omaggio a quattro generazioni di russi che sono stati capaci di piantare i tanti semi che hanno fatto partorire una delle più grandi rivoluzioni sociali di tutti i tempi. Sappiamo, purtroppo, come è andata a finire, ma ciò non toglie valore agli ideali e al coraggio di tanti martiri, quasi sempre sconosciuti.

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Rivolta è stato presentato al pubblico il 22 febbraio 2017,

a cento anni esatti dalla rivoluzione russa, quella vera, quella di febbraio.

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Recensioni

Le recensioni dei lettori

Mara
Quando il popolo non ne può più, ecco... la RIVOLTA! Questo romanzo, sebbene tratti un periodo doloroso, si legge con piacere perché l'autore ha inserito dei personagggi che lo rendono scorrevole, che attraggono. Come Xenia, la nobildonna russa che, incurante di perdere i suoi privilegi, si schiera a favore del popolo. Molto toccante la lettera a Gesù dello zarevic Aleksej Romanov.

Gino
1917: In Russia una rivoluzione ed un colpo di stato. Anni lontani ormai, ancora carichi di immani tragedie. Tante e lontane letture, da giovane, sulla Rivoluzione: testimonianze di un Popolo oppresso da secoli. Note musicali di grandi autori russi mi hanno offerto profonde emozioni. La musicalità di alcune pagine di Rivolta mi ha ricordato quelle Sinfonie. Ogni pagina di Rivolta è intriso di quel sapore.

Franco

Nel quadro mitologico della rivoluzione Russa, l'intreccio di eventi minori realmente accaduti colorano la trama avvincente di questo romanzo. L'autore costruisce così una sua visione più che dei grandi fatti della storia, che tutti conosciamo, delle vicende umane, delle pedine e degli ingranaggi che hanno concorso agli eventi.
È bello e fa pensare.

Gaia
Bellissimo romanzo sulla Rivoluzione Russa. Davvero illuminante!

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ISBN 978-88-6723-265-9

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